Casa Pisani
La casa Pisani, sita nel comune di Zungri, al confine con il territorio di Spilinga e Rombiolo, a 560 mt. s.l.m., rappresenta uno degli ultimi esempi di casa baronale, presente nell’area del Poro.
Costruita intorno al 1935, in muratura di pietra granitica locale, listata con mattoni pieni, con solai in cemento armato, e tetto a padiglione in legno con manto di copertura con tegole in laterizio tipo marsigliesi. L’intero edificio, come del resto tutti gli altri similari, presenti nell’area del Poro, risulta diviso in due ambienti nettamente distinti, piano terra adibito a magazzini e ricovero attrezzature agricole. Primo piano con ingresso da scala esterna indipendente, rispetto al piano terra, adibito a residenza. La casa Pisani, rappresenta il punto di riferimento principale di un complesso di manufatti legati alla conduzione del fondo di proprietà della famiglia Pisani. La sua importanza va ricercata non a livello storico, ma testimoniale che il fabbricato rappres enta, quale esempio di presenza diretta della famiglia Nobiliare sui terreni di proprietà.
La casa di Papaglionti, è un esempio, di palazzotto di tipo economico, inserito all’interno di un insediamento rurale posto alle pendici del Poro. L’insediamento è quello di Papaglionti, piccolo villaggio del Poro, situato poco lontano dall’antica Mesiano alla cui giurisdizione in origine apparteneva, oggi è una frazione del comune di Zungri. L’antico Papaglionti è oggi disabitato, gli abitanti si sono trasferiti nel nuovo Papaglionti, che sorge a poche centinaia di metri di distanza. L’abbandono di “Papaglionti Vecchio” è avvenuta a seguito dell’alluvione del 1952, con la riedificazione del nuovo paese in posizione più alta, completata solo nel 1980. Ritornando al fabbricato preso in esame, di modeste dimensioni, ha forma rettangolare e si sviluppa su due piani. Il piano terra destinato a magazzino ed il piano primo a residenza. Emerge nel contesto urbano e si differenzia dalle altre costruzioni, per la cura architettonica dei particolari. Oggi abbandonato, come del resto l’intero paese di cui fa parte, riversa in condizioni precarie.