Vallelonga
Il piccolo borgo di Vallelonga si trova sul versante tirrenico delle Serre Vibonesi, è disposto su un terrazzo naturale alla confluenza di due valloni. Il suo territorio, attraversato dal fiume Mesima, è molto boscoso: si va dalle specie mediterranee, collinari, a una vegetazione tipicamente montana. Le cime che rientrano nel territorio comunale sono Monte Cucco (m 958) e Monte Mazzucullo (m 942).
Innumerevoli sono i percorsi per escursioni che percorrono i boschi presenti nella zona. Il cuore verde di Vallelonga è la Villa Comunale, dove ci sono piante di 500 anni con una circonferenza, alla base, di 6 metri, e circa due ettari di ombra in cui svettano, sugli altri, secolari esemplari di elci e querce. Nel parco, attrezzato di panchine e giochi per bambini, si può passeggiare grazie alla rete di vialetti che lo attraversano. A 4 km dal paese un’area pic-nic è stata ricavata all’interno di una fitta faggeta.
Fra i principali luoghi visitati dai turisti vi sono: il monumento ai caduti della Grande guerra, da cui è possibile ammirare un suggestivo belvedere e nelle terse serate estive il profilo e l’attività vulcanica dell’isola di Stromboli;la fontana de “Lu Palumbaru” a pochi metri della casa dei Marchesi Castiglione/Morelli; la fontana de “Lu Ceramidu”, in località Faggeta immersa completamente nel verde e sovrastata da magnifici faggi; il Santuario Maria SS.ma di Monserrato, una grande chiesa a tre navate con portale di granito ed un altare in marmi policromi e sul soffitto 3 tele del garibaldino Andrea Celafy. E’ stato eretto sui ruderi della chiesetta basiliana, ed elevato alla dignità di Basilica Minore da una Bolla di Papa Paolo VI nel 1971. E’ un imponente edificio di culto che attira ogni anno migliaia di pellegrini.
Un po’ di storia
Secondo alcuni storici Vallelonga sorse nel Medioevo dalle macerie della bizantina Nicefora ad opera delle incursioni arabe in Calabria, infatti il suo nome originario era Val Nocifero. Secondo altri storici, invece, fu fondata dai monaci balisiani prima dell’ anno Mille, i quali ritirandosi a vita eremitica edificarono un monastero lungo uno strapiombo roccioso, dove sorse un centro abitato, che divenne un avamposto per controllare militarmente la Valle del Mesina. Nel corso dei secoli Vallelonga fu legata alle sorti e vicende storiche del Convento domenicano di Soriano fino al 1846, e per tutto il perido feudale appartenne alla famiglia nobile cosentina dei Castiglione-Morelli, che costruì un palazzo.