Tropea
Specialità: cipolla rossa, lattuga gigante, pasta ca siccia, rigatoni alla tropeana, involtini di pesce spada, risotto alle alghe marine, risotto alla marinara, penne all’arrabbiata, spaghetti al cartoccio, tagliatelle agli scampi.Cipolla rossa: la rossa di Tropea si può incontrare solo lungo le luminose balze che dall’acrocoro del monte Poro, provincia di Vibo Valentia, in Calabria, discendono dolcemente verso il Capo Vaticano di Drapia, Zambrone, Parghelia, Tropea e Briatico. Lei è lì e se ne sta nelle campagne bionde di tufi e argille ad abbronzarsi al sole, mentre i contadini che la curano con amore e geloso riserbo, le danno spesso da bere, facendola arrossire con i loro sguardi.Stiamo parlando della Cipolla Rossa di Tropea, la cipolla nobile della Calabria, apprezzata in Italia e all’estero per la sua dolcezza, una cipolla che a primavera appare nei mercati per vivacizzare ogni tipo di insalata.
Rossa di Tropea
E già, perché la Rossa di Tropea è da mangiare cruda e giovane come natura la fa, per coglierne gli umori più sottili.E’ noto che la cipolla è originaria dell’Asia centrale. Ne parlano la Bibbia, il Corano, Plinio e Columella. Mentre in Europa fu introdotta nel Medioevo, pare che in Calabria e a Tropea sia stata portata dai Greci che l’avevano già conosciuta attraverso Babilonesi e Assiri. Ma furono poi gli Arabi, negli ultimi secoli del primo millennio, a perfezionarne la cultivazione e le culture proprio a Tropea e dintorni dove essi si insediarono abbastanza stabilmente.La Rossa di Tropea è tra gli ortaggi più ricchi di glucosio, fruttosio, saccarosio, raffinosio, stachiosio e amido, con valori del 2% di proteine e pochi grassi. Ha poche vitamine e poi ha in serbo potassio e sodio.Nelle cipolle comuni, che si usano per cucinare, c’è anche un elevato contenuto di composti dello zolfo, che le rendono piccanti e fanno emettere loro quegli effetti lacrimogeni a tutti noti.
Proprietà
Questi composti dello zolfo, nella nostra Rossa tropeana sono assai scarsi, per cui essa è gradevolmente commestibile.Una volta, i contadini usavano la rossa per scacciare i vermi, per curare le infezioni intestinali, la calcolosi renale, la pertosse, la stitichezza.Oggi alla cipolla e quindi anche alla nostra rossa, vengono anche attribuite funzioni antitumorali, diuretiche, ipoglicemiche, di stimolo alla secrezione biliare, la capacità di abbassare la pressione del sangue, ecc.Sembra che valga la pena incontrare e conoscere meglio la cipolla, specie questa splendida giovane Rossa di Tropea: ad aprile le ampie distese di Capo Vaticano, che culminano sempre nel mare, sono piene delle sue verdi foglie che ondeggiano al vento.Ogni anno, durante la prima settimana di luglio, si svolge a Tropea la sagra della cipolla rossa. L’evento, che richiama un grandissimo numero di visitatori, celebra la regina della gastronomia tropeana, rinomata per le qualita’ organolettiche e per il gusto dolce e delicato. Nel corso della manifestazione vengono offerte alla degustazione numerose specialita’ nelle quali la cipolla e’ preparata in vari modi: fritta, arrosto, bollita, nelle zuppe di pesce, come condimento per la pasta, e nell’insalata, insieme ad altre verdure. La sagra prevede anche l’allestimento di stand nei quali le aziende di trasformazione, che lavorano con metodi artigianali seguendo scrupolosamente le antiche ricette della tradizione contadina, espongono le loro specialita’, come le cipolline rosse in agrodolce, quelle sottaceto, le “confetture”, e i pate’.
La manifestazione, che intende valorizzare al meglio questo straordinario prodotto del comprensorio tropeano, si chiude con giochi e spettacoli musicali Pasta ca siccia: tra le specialità che conservano la genuinità e la squisitezza di un tempo, il primato lo detiene “a pasta ca siccia”: si tratta di un preparato a base di sugo nero ricavato dalla seppia, più esattamente con il liquido contenuto nella sacca (o ghiandola) del pesce, che viene cucinato per condire, di solito, gli spaghetti.