Spilinga
Spilinga è ubicata nella parte centro-occidentale della Provincia di Vibo Valentia, alle pendici del Monte Poro, nell’entroterra di Capo Vaticano,confina con Joppolo, Nicotera, Limbadi, Rombiolo, Zungri, Drapia e Ricadi.
Secondo gli storici l’etimologia del toponimo Spilinga deriva dal greco “Spelunga”, grotta; oppure “Spelaion-ghe” terra ricca di grotte e ancora da “Spelinka”, caverna.
Infatti, nelle immediate vicinanze di Spilinga si trovano, ancora oggi, delle grotte nelle quali trovarono rifugio i superstiti alla frana sull’abitato di “Condrochilone” che sorgeva nei pressi dell’attuale centro. In queste grotte ripararono, molti anni dopo, anche gli abitanti delle zone limitrofe nascondendosi in seguito alle scorrerie dei pirati saraceni. La più importante di queste grotte è quella della “Madonna delle Fonti” in origine una laura eremitica basiliana, che oggi è adibita a santuario, circondata da sorgenti d’acqua, meta continua di pellegrinaggi, soprattutto a Maggio, mese in cui si festeggia. La storia di Spilinga è legata prevalentemente alle vicessitudini storiche di Tropea, della quale fu casale fino al 1807. Anche qui, infatti, i Bizantini, gli Arabi,i Normanni hanno lasciato tracce indelebili del loro passaggio nella lingua, negli usi e nei costumi.
Fonte : comune di Spilinga
Chiese
Piccola cappella nei pressi della fiumara.
Struttura arabizzante con cupola bianca.
L’interno, a unica navata, ricavato in una grotta custodisce la statua della Vergine, su altare in legno. Il pavimento è in mattoni.
Nelle vicinanze un’edicola su un laghetto artificiale ospita l’effigie miracolosa di Maria.